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Tag: tempo che passa

Di tempo che passa, matrimonio, figli e altri pensieri
2 Giugno 2018

Di tempo che passa, matrimonio, figli e altri pensieri

Se mi ricordo, 30 anni fa, se mi ricordo come mi sarei vista a 37 anni, sorrido.  40 anni o giù di lì era un’età indefinita. Abbastanza da vecchia sicuramente, molto lontana, molto astratta. Quando hai 8/10 anni il da grande è 20 anni sempre. […]

Benessere, Divagazioni, Psiche
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by unamammazen
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E così siamo nel 2021. Natale è passato, e il gi E così siamo nel 2021. Natale è passato, e il giorno dopo Natale sono 5 mesi dalla sua assenza.

Ho scritto poco sui social perché, come molte cose, ultimamente mi vanno stretti.
E poi mi sono trovata a pensare a quanto sia ripetitivo il dolore.
Si sta male.
C'è un vuoto. 
Sta là. 
Passano i giorni. 
A volte si sta giù. 
A volte si sta meno giù. 
Ti accompagna, tra le difficoltà diventa silenzioso, sì perché smette anche di urlare ad un certo punto, che tu pensi: ah forse siamo a una svolta, e invece no. È una compagnia:  ci convivi, lo accarezzi, cerchi di inghiottirlo, ma lo sai che niente sarà mai più come prima.
 Si va avanti, certo. Ma niente, niente sarà più come prima. 

Però ecco, è che poi ti trovi con ben poco da dire, da raccontare. 
È monotono, il dolore. Stona con i ritmi dei social, con tutta quella frenesia, quel movimento, quella voglia di fare.
È una battuta d'arresto, il dolore.

Non ho granché da chiedere per il 2021, forse solo la salute, fisica e mentale, mia e dei miei cari. 
E poi qualche piccola cosina, qua e là,  che solo io e lui sappiamo. 
Auguri💥
No ma la rilassatezza di fare smart working da cas No ma la rilassatezza di fare smart working da casa, con un bambino di 5 anni, figlio unico, che quasi non vede altri bambini da 2 mesi, che ha fatto di una lumachina trovata nel cortile condominiale la sua migliore amica (anche più del cane, perché lui “mamma non mi ritira mai la palla”), che ti chiama ogni 5 minuti, che ti dice guarda cosa ho fatto, mamma hai finito, perché non posso guardare ancora la TV, quando giochi con me, mi vieni a pulire che ho fatto la cacca, ho smontato la radio, mi annoio, ho ancora fame, posso avere un po’ di cioccolato - ancora un pezzetto - l’ultimo ti giuro?

No perché sicuramente voi sarete tutte bravissime, avrete figli autonomi che giocano da soli per 5 ore consecutive.

Oppure sarete di quelle che, per forza di cose, hanno assunto il tablet come baby sitter.

Oppure avete chiamato i nonni nella disperazione, 3 strati di mascherine a - sperare- di proteggersi dal virus.

Oppure boh. Non lo so. Spiegatemelo, davvero.
#ilsognodelnatale chiude in anticipo e tra le pole #ilsognodelnatale chiude in anticipo e tra le polemiche, il 24 Dicembre alle 18:00 anziché il 6 Gennaio.
Noi avevamo il biglietto open, che ci era stato regalato, e l'idea era di andarci con l'anno nuovo.
Per via della chiusura anticipata ci siamo però precipitati questa mattina.
Che dire... Valeva i soldi del biglietto? Molto probabilmente no.
Però siamo stati fortunati, pochissima fila e possibilità di fare tante foto e soffermarsi nella casa di Babbo Natale, cosa che molti per via della ressa non hanno potuto fare.
Gli attori erano bravissimi e gentilissimi, i bambini sono stati coccolati e intrattenuti piacevolmente.
Le bancarelle erano già quasi tutte chiuse, e questo contribuiva alla sensazione di "cantiere lasciato a metà".
Ma alla fine lo gnomo si è divertito, noi pure, e per quanto suoni retorico quello conta.
Troverete qualche foto in più nelle stories.

Secondo me l'idea era bellissima, sono sicura che l'anno prossimo sarà meglio gestita 😊🌲🌲
Domani si torna a quella che è la nostra normalit Domani si torna a quella che è la nostra normalità. Visite, prelievi, terapia. Dopo 2 mesi di stop ricominciare, senza sapere cosa ci aspetterà, è comprensibilmente fonte di ansia. Ma è strano come a un certo punto ci si abitui anche all'imprevedibilità della vita 🌱. Siamo fortunati.
Lo siamo davvero? Dipende tutto come si guarda le cose, noi siamo qua, al mare, e anche durante i mesi di terapia su per giù Ale è sempre riuscito a fare la solita vita, certo tra alti e bassi.
Lo scrivo perché ci tengo a precisarlo specie per chi magari ha appena avuto una diagnosi come la sua, ed è giustamente spaventato e demoralizzato.
Ma avere una qualità della vita buona può essere possibile, nonostante una malattia cronica.
Mangiate sano, cercate cure integrative (che non vuol dire alternative), ascoltate il vostro corpo ❤️, sempre.
Tutto aspetta. I libri aspettano non letti da mes Tutto aspetta.
 I libri aspettano non letti da mesi sopra il comodino. L'estetista e la sua compare parrucchiera, aspettano. Aspettano amiche un messaggio da settimane, che magari mando di fretta, scritto male, quasi copia incolla di altri.
Aspetta il mio cane la pulizia dentale e intanto la sua fiatella fa fuggire anche il criceto.
Aspetta mio figlio, minuto dopo minuto, di vedere il suo ultimo giocattolo, di sentire la sua ultima storia.
Aspetta la pulizia della casa, aspettiamo io e mio marito una conversazione decente, interrotta costantemente dallo gnomo o dal sonno che ci coglie sul divano come i narcolettici.
Aspetto di fare quella visita medica, di scrivere quella mail, di fare quella telefonata, di vedere quegli amici. 
Aspetta il blog, non aggiornato da settimane, col dominio in scadenza e il dubbio se valga la pena rinnovarlo. 
Il tempo sfugge in queste giornate piene di cose da fare e piene di niente, mi sembra di non riuscire a organizzarmi decentemente e di essere una pessima manager familiare.

O forse ci hanno abituato che tutto deve sempre riuscire alla perfezione, che dobbiamo sempre star dietro a tutto, specie noi donne?
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a essere una r Non avrei mai pensato di ritrovarmi a essere una ragazza madre (questa frase mi piace soprattutto per il ragazza😆). Certo, una separazione la metti sempre in conto, nella vita non si può mai sapere. Ma sapevo con assoluta certezza che qualsiasi cosa sarebbe mai potuta succedere tra di noi, Ale sarebbe stato un padre presente.

Non mi soffermerò troppo sulla mia sofferenza, dico spesso che è il mio inferno personale e privato, difficile da descrivere o comprendere. La sofferenza ha tante facce diverse per ognuno che la vive: rabbia, tristezza, distrazione, solitudine, comportarsi in maniera bizzarra o dare di matto. 

No, oggi mi premeva fare questo post per fare i miei più sentiti complimenti alle mamme sole. Ma sole davvero. 
Quelle che si barcamenano tra problemi economici e pratici. Quelle che corrono da una parte all'altra per far quadrare tutto. Quelle che hanno tutto il peso della responsabilità genitoriale totalmente sulle loro spalle. Quelle che prendono decisioni unicamente da sole. Quelle che cercano di fare il lavoro per 2, con la consapevolezza che si sentiranno, forse per sempre, un po' a metà.  
Siete fantastiche 💗
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Un figlio. Un marito che manca come l'ossigeno. Un cane. Un lavoro precario.
Una passione per lo yoga e la filosofia orientale.
Una fiducia nell'educazione ad alto contatto.
Credo nei bambini, nei libri e nell'IRONIA come salvezza dell'universo

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