UNA MAMMA ZEN
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Tag: meditare

4 Consigli per essere una mamma ZEN
14 Settembre 2017

4 Consigli per essere una mamma ZEN

Tuo figlio ti ha appena sfidato, per l’ennesima volta. Gli hai detto che quella spina non si tocca e lui ti ha fatto NO NO con la mano, ti ha guardato negli occhi e poi l’ha staccata. Sei stanca, hai un lieve mal di testa, […]

Benessere, Divagazioni, Mamma esaurita, Psiche
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by unamammazen
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Non avrei mai pensato di ritrovarmi a essere una r Non avrei mai pensato di ritrovarmi a essere una ragazza madre (questa frase mi piace soprattutto per il ragazza😆). Certo, una separazione la metti sempre in conto, nella vita non si può mai sapere. Ma sapevo con assoluta certezza che qualsiasi cosa sarebbe mai potuta succedere tra di noi, Ale sarebbe stato un padre presente.

Non mi soffermerò troppo sulla mia sofferenza, dico spesso che è il mio inferno personale e privato, difficile da descrivere o comprendere. La sofferenza ha tante facce diverse per ognuno che la vive: rabbia, tristezza, distrazione, solitudine, comportarsi in maniera bizzarra o dare di matto. 

No, oggi mi premeva fare questo post per fare i miei più sentiti complimenti alle mamme sole. Ma sole davvero. 
Quelle che si barcamenano tra problemi economici e pratici. Quelle che corrono da una parte all'altra per far quadrare tutto. Quelle che hanno tutto il peso della responsabilità genitoriale totalmente sulle loro spalle. Quelle che prendono decisioni unicamente da sole. Quelle che cercano di fare il lavoro per 2, con la consapevolezza che si sentiranno, forse per sempre, un po' a metà.  
Siete fantastiche 💗
E così siamo nel 2021. Natale è passato, e il gi E così siamo nel 2021. Natale è passato, e il giorno dopo Natale sono 5 mesi dalla sua assenza.

Ho scritto poco sui social perché, come molte cose, ultimamente mi vanno stretti.
E poi mi sono trovata a pensare a quanto sia ripetitivo il dolore.
Si sta male.
C'è un vuoto. 
Sta là. 
Passano i giorni. 
A volte si sta giù. 
A volte si sta meno giù. 
Ti accompagna, tra le difficoltà diventa silenzioso, sì perché smette anche di urlare ad un certo punto, che tu pensi: ah forse siamo a una svolta, e invece no. È una compagnia:  ci convivi, lo accarezzi, cerchi di inghiottirlo, ma lo sai che niente sarà mai più come prima.
 Si va avanti, certo. Ma niente, niente sarà più come prima. 

Però ecco, è che poi ti trovi con ben poco da dire, da raccontare. 
È monotono, il dolore. Stona con i ritmi dei social, con tutta quella frenesia, quel movimento, quella voglia di fare.
È una battuta d'arresto, il dolore.

Non ho granché da chiedere per il 2021, forse solo la salute, fisica e mentale, mia e dei miei cari. 
E poi qualche piccola cosina, qua e là,  che solo io e lui sappiamo. 
Auguri💥
In queste settimane ho:
▪️Lavorato tanto
▪️Preso una fastidiosa cistite
▪️Fatto yoga sfidando il traffico e il freddo per arrivare al centro
▪️Fatto un giretto alla fiera -G come giocare
▪️Pensato che avrei dovuto farci un post, ma poi me lo sono scordata
▪️Iniziato il nostro primo calendario dell'avvento, rigorosamente comprato perché sono la mamma meno creativa della storia
▪️Visto un paio di ospedali nuovi, per sentirci dire niente di nuovo
▪️Pianto
▪️Riso
▪️Urlato
▪️Dato tanti baci
▪️Aperto poco i social
▪️Comprato alcuni regali di Natale con l'entusiasmo del Grinch
▪️Pensato almeno 10mila volte "devo fare questo"
▪️Dimenticato almeno 9mila volte cosa dovevo fare
▪️Cercato di far quadrare i conti, senza riuscirci

Mi sono arrabbiata. E quasi sempre sono giunta alla conclusione che non ne valesse la pena.
Mi sono sentita persa. Poi ho ritrovato la via, almeno fino al successivo incrocio.
Che è sempre troppo, maledettamente, vicino.
Sono giorni di risvegli improvvisi. Temevo che il Sono giorni di risvegli improvvisi. Temevo che il peggio sarebbe arrivato la notte,  col silenzio e il buio. E invece no. I risvegli sono i peggiori. Certi giorni mi sveglio e mi sembra che il letto sotto di me sprofondi. 
Altri giorni va meno peggio.

Sono giorni di domande di Jacopo,  dei suoi ragionamenti pratici da bambino. La sua paura che muoia anche io, il suo non capire come fa il papà a vederci se ha gli occhi chiusi e non è in un posto preciso. 
Il suo raccogliere piume sparse qua e là, perché io gli ho detto che ce le manda il papà. 

Sono giorni che poi mi arrabbio, io che arrabbiata in tutto questo tempo lo sono sempre stata forse anche troppo poco. Giorni in cui grido che le piume non mi bastano, che non è giusto,  che non doveva andare così.

Sono giorni in cui affronto questa pressa gigantesca che mi schiaccia al suolo tenendola sufficientemente su da permettermi di respirare.
Giornate che passano dedicandogli una preghiera al tempio Buddista dove volevamo andare insieme da tempo ma, come tante,  troppe altre cose, non eravamo riusciti mai.
Ore che scorrono a leggere i vecchi messaggi whatsapp,  a guardare tra i suoi vestiti, aprire i suoi cassetti alla ricerca di non so bene cosa.

Momenti in cui mi incanto a fissare il vuoto.
"Mamma che guardi?"
"È che mi sembra di vedere il papà a volte. A te no?"
" no, ...è  morto".
Abbiamo scelto (consapevolmente, oltre che per una Abbiamo scelto (consapevolmente, oltre che per una questione economica) di vivere fuori #Milano.
 Mi piace il nostro paesino pieno di verde e silenzio.
Di contro c'è che non andiamo quasi mai in centro, e quando ci capitiamo sembriamo dei veri e propri turisti, che si incasinano con le strade e ignorano il nome delle chiese e dei monumenti.
Oggi, complice la bella giornata 🌞, abbiamo fatto una lunga passeggiata, spettacolare la vista dal 39° piano di #palazzolombardia, vi consiglio di portarci i bambini perché per loro è uno spasso.
E poi la fatica ad arrivare in Duomo, per via dello spettacolo alla Scala era tutto blindato 🚫

Niente, nonostante la bellezza di certe vie, io sono esausta. Mi sta venendo sempre più voglia di andare a vivere in campagna.
Sarà la vecchiaia? 🤣

Qualche foto nelle stories
È un periodo che J si addormenta così. Non mi è È un periodo che J si addormenta così. Non mi è ancora chiaro se sono io che tengo la mano a lui o se è lui che la tiene a me.
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Un figlio. Un marito che manca come l'ossigeno. Un cane. Un lavoro precario.
Una passione per lo yoga e la filosofia orientale.
Una fiducia nell'educazione ad alto contatto.
Credo nei bambini, nei libri e nell'IRONIA come salvezza dell'universo

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