Vorrei raccontarti di come in questi due, lunghissimi, interminabili mesi io ti sia sopravvissuta, cercando di fare del mio meglio per andare avanti come ti avevo promesso.
Vorrei raccontarti di quelle giornate in cui mi sembra che tu sia solo in trasferta, e di quanto sia violento il rendersi conto che invece non ci sei, di come allora mi metta a cercarti disperatamente senza trovarti da nessuna parte, e allora realizzo che davvero non ti vedrò mai più. Non ascolterò più la tua voce e non potrò mai più toccarti. Di come allora mi sembra di sprofondare in un baratro senza fine.
Vorrei raccontarti della quotidianità senza di te. Dei capricci di Jacopo che mi sfiancano, dei mille giri da fare e delle mille faccende di cui occuparsi. Delle mia ricerca di una casa e dell’auto che ha un guasto e tu avresti saputo cosa fare.
Del cane che abbaia sempre quando suona il citofono e che quando sto per portarlo fuori mi guarda come se qualcosa non gli quadrasse, come se volessi dirmi: ma che ancora tu?
Della ripresa del lavoro, di quanto sia complicato capire Jacopo e avere pazienza, di quando l’ho portato a Judo e il papà del suo compagnetto non sapeva chi io fossi perché era abituato a vedere sempre solo te. Me lo saluti, ha detto. E io ho risposto solo va bene.
Vorrei raccontarti di come mi sento spezzata, sola, di come niente sembra avere senso certi giorni, di come la casa sia incredibilmente in ordine senza te che mi lasci tutto in giro e non rimetti mai le cose al loro posto. Non l’ho mai odiata così tanto.
Vorrei raccontarti anche le cose belle: Jacopo ha imparato a dondolarsi da solo in altalena e scrive il suo nome sempre meglio. Il suo carattere si forma sempre di più, rimanendo di base quel bambino sensibile e dolce che non smetterebbe mai di giocare. Mi bacia e abbraccia spesso, detesta vedermi triste anche se gli spiego che è normale e poi mi passa e il sorriso torna sempre. Io sono tutto ciò che gli rimane adesso, e vuole proteggermi.
Ho stampato tante tue foto, sai? è stato un lavoro certosino selezionarle, erano tantissime. Voglio prendere degli album dove metterle così che anche Jacopo possa sfogliarli quando gli va.
Vorrei riferirti di un pettegolezzo sui vicini di casa, avremmo riso tanto, ci saremmo capiti alla perfezione e avremmo fatto le stesse battute.
Vorrei raccontarti di come al cimitero ci sia sempre troppa confusione e del piccolo altarino che ho creato a casa: una tua foto, una candela, la tua fede, dei fiori freschi. Se ho bisogno di andarti a cercare a volte vado là.
Di come in alcuni istanti penso che non ce la farò mai e invece in altri penso che sarò più forte, perché avrò un angelo a proteggerci.
Ripenso al tuo sguardo assente delle ultime settimane e mi chiedo quando è che sei morto davvero, probabilmente ben più due mesi fa, e allora si infonde un senso di serenità, di pace, per la liberazione delle sofferenze.
Il tempo per te si è fermato a quel 26 Luglio 2020, non esisteranno più dolori, paure, inverni, compleanni, invecchiare. Io ho iniziato un processo di trasformazione che non so dove mi porterà, tu resterai sempre lo stesso.
Di queste e tante altre cose vorrei parlarti, amore, ma tu le conosci già alla perfezione, vero? Ci manchi. Ovunque proteggi.
Mi è arrivata la mail di notifica del tuo nuovo post e l’ho aperta stanotte, mi ha lasciato sveglia per ore. Serenità, pace, liberazione delle sofferenze credo siano il mantra salvifico per chi resta. Un passo alla volta accompagnata dal suo amore e dal perfetto mantra che hai creato.
Serenità amore liberazione e amore.
Ti abbraccio
Grazie tesoro
L’ho letto con calma, forzata dalle lacrime. Ma lo sai e lo immagini. Si sente che qualcosa germoglia, Chiara. Hai una grande forza, una vitalità di cui forse nemmeno ti rendi conto. Nessuno ha voglia di una perdita così atroce per scoprirsi pieno di risorse. Ma le risorse sono quello per cui riesci a rialzarti anche dove non si trova un senso. Credo che con la tua attitudine gradualmente l’insignificanza, la confusione e il senso di vortice a volte folle si attenueranno sempre di più, in un amore nuovo, per te, per la vita, per voi, per Jacopo. :*
Lo spero…